Una zona degradata della zona universitaria riprende vita e viene riconsegnata alla città grazie ad un innovativo intervento di ridefinizione urbana, seguendo esempi di successo come il NDSM di Amsterdam o il BoxPark di Londra. Diversi container, ospitanti attività culturali e proposte enogastronomiche, atterrano in via del Guasto, e tra questi, Erba, ci assegna il compito di ridisegnare la copertura del loro container: si decide così di trasformalo in un giardino pensile. Erbe aromatiche, erbacee da fiore e graminacee ornamentali invadono tale spazio, contribuendo nel loro piccolo a rendere più belle le serate bolognesi.